I giovanissimi Alessandro Sanetti e Chiara Bidoli, rispettivamente presidente e vicepresidente dall’associazione Mruv project (Multipurpose research universities vessels) – www.mruv.eu – hanno da poco presentato a Venezia il loro progetto per il Mediterraneo che punta a fare dell’arsenale di Venezia il cuore di un centro di ricerca a supporto di una avveniristica nave da ricerca multiruolo pensata per operare nel Mediterraneo; cinque i suoi principali profili missione: Ecosistemi, Pesca, Oceanografia, Geofisica, Archeologia Marittima e Subacquea.
A disposizione di enti di ricerca e università italiane ed europee ed imprese – alla base del progetto c’è un nascente network europeo – la nave dovrà essere uno strumento comune per lo studio del nostro mare, per raccogliere dati condivisi che rendano le ricerche marine più efficaci e dunque con costi ridotti.
Sostenibile e innovativa, questa nave punterà all’integrazione tra il mondo accademico ed industriale, favorendo il trasferimento di tecnologie e conoscenze a vantaggio della società.
Ad oggi, la progettazione preliminare tecnico ingegneristica della nave da ricerca, sviluppata in collaborazione ai docenti dell’Università di Triste, è stata ultimata; mentre il centro di ricerca all’Arsenale sta prendendo forma nei laboratori didattici dell’Università IUAV di Venezia.
Il prossimo obiettivo sarà presentare il progetto a centri di ricerca e università nazionali (con cui già sono in contatto) coinvolgendoli direttamente in qualità di principali stakeholder – solo con il loro supporto infatti il progetto potrà trovare spazio tra i nuovi finanziamenti stanziati dal PNRR.
Questa si presenta come un’occasione unica e irripetibile, per l’Italia e per Venezia, per tornare al centro degli equilibri europei investendo nella ricerca scientifica.
Marilena D’Asdia