Con l’adesione della città di Benevento, con delibera della giunta comunale del 10 luglio 2020, si avvia una fase di ampliamento della rete di itinerari terrestri collegati al progetto Rotta di Enea e alle tappe del viaggio della navi troiane descritto nell’Eneide di Virgilio.
Il capoluogo dell’area geografica denominata “Sannio”, luogo di grande e antica tradizione storica dell’Appennino campano, si ricollega al sito costiero di Cuma, situato nell’area metropolitana di Napoli.
Un importante riferimento storico per l’adesione di Benevento alla Rotta di Enea è contenuto negli scritti di Procopio di Cesarea (Cesarea marittima, 490 circa – Costantinopoli, 560 circa). Nel narrare l’occupazione del Sannio da parte di Belisario, nel suo “De Bello Gotico” Procopio riporta la tradizione che mette in relazione la saga di Diomede con le vicende legate alla fondazione di Roma e con il mito di Enea.
Secondo Il De Bello Gotico l’incontro tra ENEA e DIOMEDE con la consegna del PALLADIO, la statua di Pallade Atena, sarebbe avvenuto a BENEVENTO. Il simulacro di Atena protettrice, rubato da Ulisse e dallo stesso Diomede al momento della caduta di Troia, sarebbe passato dalle mani dell’eroe argivo in quelle di Enea. Ad indurre Diomede, afflitto da grave malattia, a tale gesto sarebbe stato il responso di un oracolo che gli prometteva la guarigione se avesse consegnato nelle mani di un troiano l’immagine della dea.
Anche per la Puglia, l’Associazione ha in fase di studio una serie di itinerari integrativi in grado di collegare i numerosi siti connessi alla tradizione troiana. La Puglia, regione al confine tra aree culturali diverse, protesa verso l’Oriente ed i Balcani attraverso la via Appia e Brindisi, conserva nel suo patrimonio storico, archeologico e letterario, memorie di straordinaria importanza, rese ancor più attuali dalle recenti scoperte archeologiche presso Castrum Minervae a cura del Prof. Francesco D’Andria, membro del Comitato scientifico dell’Associazione.
I rapporti della Puglia con Roma e con il Mediterraneo orientale ed il fenomeno della colonizzazione greca a Taranto hanno creato itinerari della memoria che tocca numerosi siti della regione, dalla Daunia e dalle terre settentrionali, scendendo lungo la costa adriatica sino a Brindisi e il Capo Iapigio (punta meridionale della penisola salentina).
Gli studi riguardano il rapporto tra Castrum Minervae e la vicina Taranto, il culto di Athena Iliaca a Siris (Policoro) e nella colonia tarentina di Herakleia che sorse sullo stesso sito. In questa parte meridionale della Puglia non va dimenticato il ruolo giocato da Brindisi, il principale porto di Roma verso l’Oriente, dove Virgilio era passato in varie occasioni durante i suoi viaggi verso la Grecia e qui al ritorno dall’ultimo di questi viaggi era morto.
Nelle aree interne della Puglia, nella colonia latina di Luceria (315-314 a.C.) il santuario di Atena Ilias (Troiana) assume chiare connotazioni centro-italiche. Strabone (VI, 1, 14; 3, 9) ne sottolinea le connessioni con l’altro grande santuario di Atena a Lavinio, la città santa del Lazio legata alle memorie dell’eroe troiano.
A Minerva era dedicato il grande tempio italico di Canosa, identificato sotto le strutture paleocristiane della chiesa di S. Leucio, come attestano un importante documento epigrafico con dedica a questa divinità ed una statuina in terracotta della dea.
Anche la colonia latina di Venusia (291 a.C.) reca nello stesso nome traccia dei culti troiani, capaci di favorire l’alleanza tra i Daunî e Roma, nella memoria di Venere, madre di Enea, diffusa in particolare tra le clientele indigene della gens Fabia.
L’Associazione proseguirà le attività avviate in Puglia con il Meeting internazionale svoltosi a Lecce e Brindisi il 22 e 23 novembre 2019 promuovendo anche l’integrazione con altri cammini storici come quello della via Appia.
Le attività di ampliamento del Progetto sono al centro delle interlocuzioni avviate con le altre “Regioni Eneadiche” d’Italia: la Regione Siciliana, la Regione Calabria e, naturalmente, con la Regione Lazio, sulle cui coste si collocano le mete finali del viaggio (Lavinium e Roma).
Il rapporto con la Campania si farà infine sempre più stretto, grazie alle numerose adesioni di municipalità costiere e interne e alle collaborazioni avviate con prestigiose istituzioni culturali come il Parco archeologico dei Campi Flegrei e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, proseguendo la proficua collaborazione con la Città metropolitana di Napoli, suggellata dal Manifesto per il turismo” La Cultura come cura” redatto da una commissione di studio con la partecipazione di Giovanni Cafiero e Maria Teresa Moccia di Fraia in rappresentanza dell’Associazione Rotta di Enea.
link della edizione delle 14.00 del TGR del 18 Giugno 2020
https://www.rainews.it/tgr/campania/notiziari/video/2020/06/ContentItem-42456a86-254c-40c9-8f52-16f3c685c492.html
Nel Manifesto la Rotta di Enea è indicata come prospettiva programmatica per il nuovo turismo nell’area metropolitana di Napoli.
Dalla Turchia ci giunge gradita l’adesione (luglio 2020) al progetto Rotta di Enea del Comune di Çanakkale, nel cui territorio si trova il sito UNESCO di Troia, già coinvolto dall’Associazione grazie alla partecipazione al Comitato scientifico internazionale della Rotta di Enea del Prof. Rüstem Aslan, archeologo e direttore degli scavi.
Sul fronte delle attività di promozione del turismo, sempre nel mese di luglio, si sono concretizzati i primi protocolli di collaborazione con operatori turistici in campo alberghiero, curati dal vicepresidente dell’Associazione Tara Borghese, e accordi con operatori nautici per il rilancio del turismo marittimo e costiero in forma sostenibile e diffusa nel corso dell’anno (destagionalizzazione).
I protocolli sono stati sottoscritti dall’Associazione in vista del rilancio di un turismo culturale basato sui valori e sul patrimonio culturale e paesaggistico propri del progetto dell’itinerario culturale Rotta di Enea.