di Giovanni Cafiero – Presidente dell’Associazione Rotta di Enea
“On behalf of the Enlarged Partial Agreement on Cultural Routes of the Council of Europe (EPA), it is my pleasure to inform you that at its 28-29 Aprile 2021 meeting, the EPA Governing Board unanimously decide to award to “Aeneas Route” the Certification “Cultural Route of the Council of Europe”.
Inizia così la lettera proveniente dal DIRECTORATE GENERAL OF DEMOCRACY – EPA del Consiglio d’Europa che Stefano Dominioni indirizzava il 20 maggio 2021 alla Associazione Rotta di Enea. E’ trascorso, dunque, un anno dal riconoscimento della Rotta di Enea come nuovo itinerario del Consiglio d’Europa.
Abbiamo preparato la candidatura nel corso del 2020 e ottenuto il riconoscimento nel 2021 durante un lungo periodo di crisi per la pandemia. Un periodo in cui abbiamo visto andarsene molte persone care, molti anziani, quasi azzerate le possibilità di viaggio, di incontro tra persone, di scambi artistici e culturali. Solo gli esuli dalle guerre e dalle povertà hanno continuato a muoversi tra il Mediterraneo e l’Europa in cerca di una “nuova città” dove stabilirsi, sperando di essere accolti.
Se ci riflettiamo, la Rotta di Enea, un itinerario che nasce dal poema epico di Virgilio scritto intorno la 21 a.C. contiene una proposta, una prospettiva di civiltà e di speranza che sono ancora attuali:
Solidarietà tra generazioni, con il padre Anchise, Enea e il giovane Ascanio che viaggiano insieme dopo la fuga da Troia incendiata e distrutta;
Consapevolezza della ricchezza di valori ed esperienze proprie specificamene degli anziani: Anchise custode dei valori e guida spirituale di Enea nel viaggio, anche dopo la morte nell’incontro agli inferi con Enea disceso dal lago di Averno nei pressi di Cuma, prima città greca in Italia (VII secolo a.C.);
L’obbligo morale e la generosità nel pensare a un futuro per le giovani generazioni, per Ascanio;
Il senso della natura come qualcosa di sacro e prodigioso;
L’accoglienza per chi si trova nella condizione di profugo come qualcosa che riguarda la condizione umana e non può essere negato (Didone ne è l’esempio più fulgido e drammatico);
La speranza come un sentimento centrale e prezioso per l’uomo nella scelta di partire e non abbandonarsi alla disperazione e allo sterile e distruttivo desiderio di vendetta che Creusa, la madre di Ascanio, infonde in Enea.
E’ anche in nome di questi valori e dell’amore per il Mediterraneo come culla di civiltà, dell’incontro e della mescolanza come fattore centrale del progresso dell’umanità, della cultura come ponte tra le comunità, che la Rotta di Enea si propone di ampliare le attività di collaborazione per il rilancio di un turismo sostenibile che unisce senza depredare i territori, della ripresa di scambi culturali che avvicinano le comunità e le nuove generazioni di europei dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, a sua volta luogo di scambio dall’oriente e dal sud del Mondo con l’Europa.
Ci rivolgiamo a tutto il network internazionale del nostro Itinerario Culturale: la Rotta di Enea, diffonde questo messaggio e sta dando il suo contributo promuovendo progetti e incontri nella cornice dell’Itinerario certificato dal Consiglio d’Europa e dei suoi valori.
Ci proponiamo di realizzare nuovi incontri internazionali:
Saremo ad Edremit in Turchia il 29 giugno per il meeting conclusivo del progetto europeo “Steps of Aeneas”.
Saremo a Cuma e nei Campi Flegrei nell’area metropolitana di Napoli, dal 1 al 5 settembre 2022 per la seconda edizione del Festival Internazionale della Rotta di Enea, con ospite d’onore l’Albania e il sito UNESCO di Butrinto.
Saremo a Chania sull’isola di Creta dal 5 al 7 ottobre 2020 per il Meeting Annuale delle Rotte Culturali Europee, organizzato dai Ministeri della Cultura e del Turismo della Grecia insieme con l’Istituto delle Rotte Culturali del Consiglio d’Europa
Abbiamo in progetto di organizzare con il Comune di Mykonos e l’Eforato delle Cicladi un meeting nel 2023 all’insegna del turismo culturale nel Mediterraneo e del valore dell’archeologia come testimone di civiltà e di vicende storiche che possono ancora insegnarci molto.
Vogliamo portare oltre la Manica il Messaggio della Rotta di Enea per ricordare l’apporto dell’universo Mediterraneo, da York a Londra, rilanciando il messaggio del poeta premio nobel T.S. Eliot che nel 1944 vide nell’Eneide rappresentati i temi della speranza oltre le distruzioni della seconda guerra mondiale e definì Virgilio il poeta dell’Europa.
Vogliamo onorare con nuove iniziative il rapporto di vicinanza e amicizia con la Tunisia e la figura di Didone, mitica fondatrice di Cartagine.
L’Associazione Rotta di Enea ha inoltre avviato il progetto di un racconto per immagini di tutto l’itinerario. Un documentario che racconti tutto l’itinerario e video promozionali specifici per i siti della Rotta di Enea, perché possano raccontarsi e promuoversi attraverso la cultura per accogliere un turismo culturale sostenibile che assicuri stabilmente nel corso dell’anno, anche con eventi culturali specifici, l’interesse per i visitatori europei e internazionali, senza dimenticare l’importanza di accrescere la consapevolezza delle proprie comunità di custodire un patrimonio culturale di valore universale.
L’Eneide, il racconto epico del viaggio di Enea scritto da Virgilio cui si ispira la Rotta di Enea, si ricollega ai grandi poemi Omerici arricchendone il mito con nuovi accenti e valori: voglaimo offrirli in una narrazione contemporanea per i bisogni di rigenerazione, speranza, gioia sempre presenti e necessari per l’animo umano e custoditi nel “paesaggio dell’immaginario” dell’universo mediterraneo.
Per la Rotta di Enea, per la pace in Europa e oltre l’Europa, per la ripresa degli scambi culturali e del turismo come ponte tra le comunità!