Delo approfondimenti
delo approfondimenti
apollo
Lega Delio-Attica
pirati
Con il sostegno di Mitridate i pirati aumentarono notevolmente di numero, raggiungendo la quota – secondo Plutarco – di almeno 1000 navi e saccheggiando più di 400 città e santuari. Particolarmente preoccupanti si rivelarono soprattutto gli attacchi agli snodi commerciali romani – tra cui lo stesso “porto franco” di Delo – e alle località di produzione del grano destinato a Roma.
Tra gli interventi dei Romani per fermare le scorrerie, particolarmente famosa è la Guerra Piratica di Pompeo, svoltasi nel 67 a.C., che permise di sgominare definitivamente le bande in soli quaranta giorni, conquistando le aree che costituivano i loro covi: Creta, le coste della Licia, della Panfilia e, soprattutto, della Cilicia.
tre templi
Monumento dei Tori
Oikos dei Nassi
Agorà degli Italici
L’Agorà degli Italici è una grande piazza quadrangolare posta tra il santuario di Apollo ed il Lago Sacro. È costituita da un ampio spazio centrale scoperto circondato, sui quattro lati, da un muro di cinta e da un portico a due piani. Tra gli ambienti spiccano particolarmente un propileo di ingresso, lungo il margine occidentale, ed un complesso termale nel settore Nord. Sul cortile centrale si aprono anche numerose nicchie ospitanti statue ed altre decorazioni celebrative, mentre gli ambienti identificati come magazzini hanno l’ingresso rivolto verso l’esterno.
Il complesso è datato tra la fine del II e l’inizio del I secolo a.C. e si inserisce nel quadro storico della trasformazione di Delo in “porto franco”, operata dai Romani nel 166 a.C.
Si ritiene che questa agorà fosse la sede dei mercanti provenienti dall’Italia, come dimostrato dalle iscrizioni dedicatorie rinvenute – recanti nomi di evergeti principalmente di tale provenienza geografica – ma non mancano altre proposte d’utilizzo: luogo del mercato degli schiavi – per cui Delo era particolarmente famosa – oppure un’area dedicata ad attività sportive.
Sede dei Poseidoniasti di Beirut
abitazioni
Dèi stranieri
feste delie
Le Feste Delie erano delle celebrazioni penteteriche di origine molto antica. Secondo la tradizione, queste festività vennero istituite dall’eroe Teseo di ritorno da Creta – dopo aver ucciso il Minotauro –e in questa occasione sarebbe stata eseguita per la prima volta la cosiddetta “Danza della Gru”, che avrebbe rievocato le vicende avvenute nel mitico Labirinto.
Le celebrazioni vennero rielaborate dagli Ateniesi dopo la “purificazione” di Delo del 426 a.C. e, sebbene si trattasse di un evento che accomunava tutti i popoli di stirpe ionica, essi ricoprirono sempre un ruolo predominante: cori di giovani si recavano a Delo insieme ad altri rappresentanti della città, alle vittime sacrificali e alle offerte, per una festa che durava almeno due giorni e che prevedeva anche gare ed agoni. Per tutto il periodo, inoltre, erano sospese le azioni giudiziarie e le esecuzioni capitali.
I premi per i vincitori delle specialità consistevano in corone di alloro e rami di palma; la pianta a cui Leto si sarebbe appoggiata durante il parto e simbolo delle celebrazioni, come suggerirebbe la “Palma di Nicia”: una palma in bronzo dedicata nel 417 a.C., in occasione della processione da lui organizzata.